Il Distretto presente al tavolo MIPAAF convocato dal Ministro Martina il 20 ottobre.
Le dichiarazioni alla stampa rispetto ai 5 punti proposti dal Ministero

Insieme alle organizzazioni di categoria della filiera era presente , il 20 ottobre a Roma, anche il Distretto Agrumi di Sicilia che ha avanzato proposte precise in risposta alle indicazioni scaturite dall’incontro.

Ecco la dichiarazione alla stampa della presidente Argentati: “I punti indicati dal Ministero possono aiutare la filiera agrumicola italiana a condizione che vengano declinati secondo le esigenze dei territori e delle imprese che, è scontato, devono fare sistema oggi più di ieri. E a tal fine il Distretto ha già convocato un’assemblea di filiera il prossimo 15 novembre per raccogliere esigenze e proposte al fine di sottoscrivere il nuovo Patto di Sviluppo Distrettuale che darà maggiore forza e compattezza alla presenza dell’agrumicoltura siciliana al tavolo tecnico convocato dal ministro Martina». E’ necessario mettere in pratica tutti i possibili interventi utili alla riduzione dei costi correnti della filiera facendo leva sul riconoscimento da parte dell’UE della condizione di insularità. Inoltre, per la Sicilia non è pensabile un’azione di comunicazione indirizzata al consumatore finale che riguardi un generico prodotto italiano se non accompagnato dalle produzioni d’eccellenza che la nostra regione esprime in termini di DOP, IGP e Bio attraverso soprattutto i Media che sono in grado di raggiungere il consumatore ovunque esso decida di acquistare agrumi».

«E’ apprezzabile – continua Argentati – lo sforzo compiuto al fine di organizzare un programma condiviso tra Stato e Regioni con al centro le OP e quindi i produttori e al quale il Distretto certamente collaborerà svolgendo il ruolo per cui è nato: valorizzare gli agrumi siciliani freschi e trasformati al fine di migliorare la commercializzazione e il ritorno economico sul territorio, a partire da quello per i produttori. Per questo auspico anche che l’intervento preveda il sostegno agli accordi di filiera tra produzione e industria, con un monitoraggio costante della tracciabilità dei prodotti e programmi di internazionalizzazione innovativi.”